Le donne chiacchierone secondo la scienza vivono di più

È più forte di te. Attacchi bottone con tutti e parleresti anche con i muri. Dal fruttivendolo, in ufficio, in coda alla posta, ogni momento è buono per scambiare quattro chiacchiere. E se non hai nessun interlocutore a portata di mano, parli da sola a voce alta. I tuoi colleghi, tuo padre o il tuo partner non ne possono più e spesso ti pregano almeno di riprendere fiato tra un discorso e l’altro. Da oggi hai un motivo in più per non smettere di parlare.

Secondo uno studio universitario infatti le donne molto loquaci hanno un’aspettativa di vita molto più alta rispetto agli uomini. Parlare tanto fa bene, lo dice la scienza!

Lo studio

einstein

La ricerca di cui ti parliamo è stata condotta dai ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine e dell’Università di Yeshiva. Questo pool di studiosi ha riunito un campione di 250 donne, particolarmente predisposte al dialogo e comprese in un range di età avanzata (85/100anni).

La ricerca sul background genetico ha evidenziato un dato molto importante ovvero che a determinare la nostra aspettativa di vita non sono soltanto i geni e quindi il nostro DNA, ma anche alcuni atteggiamenti della vita quotidiana. Partendo da questo presupposto, i ricercatori hanno osservato che le persone più aperte nei confronti della vita e più positive erano le donne più chiacchierone. Ma perché esiste questa correlazione tra vita, salute e parole?

Il rapporto tra parole e aspettative di vita

equilibrio

Il risultato dello studio di cui ti abbiamo parlato evidenzia un dato molto importante. Una vita lunga e soddisfacente dipende per la maggior parte dall’equilibrio psicofisico della persona, un elemento che a sua volta è strettamente correlato con la capacità e la possibilità di esprimere in totale libertà le proprie emozioni.

E in questo le donne sono veramente maestre perché hanno la rara capacità di tradurre in frasi concrete sensazioni e pensieri. In loro è innata la consapevolezza che parlare alleggerisce il carico emotivo che ognuno di noi reca con sé, un carico che a volte diventa troppo pesante per una persona sola. Parlare tanto non significa soltanto essere socievoli e ottimisti ma anche sentirsi più predisposti a costruire rapporti validi e sinceri con gli altri e con noi stesse. Ti sembra poco?

E il numero di parole?

parole

Non è la prima volta che gli studiosi focalizzano le loro ricerche sul mondo delle parole declinato al femminile. Lo psichiatra spagnolo Luis Rojas Marcos, nel famoso libro “We are what we say”, non solo afferma che le persone loquaci “vivono in modo più appagato e soddisfacente, ma a lungo andare sono senza dubbio più sane e godono di una vita più lunga”. Marcos però non si ferma qui ma arriva a quantificare il numero di parole che dovrebbero essere pronunciate ogni giorno in qualità di elisir di lunga vita.

Ogni essere umano infatti deve regalare al mondo almeno 15mila parole nell’arco di una giornata. Questa è la soglia minima per allontanare rughe e acciacchi dell’età! Sai che le donne ne pronunciano all’incirca 20mila? Come vedi siamo ben oltre il minimo sindacale! E gli uomini? L’altra metà del cielo ne arriva a dire all’incirca 7mila al giorno. In sostanza ci dividono ben 7mila frasi, considerazioni, battute e domande. Noi parliamo, loro a un certo punto chiudono bottega perché semplicemente hanno finito le parole quotidiane a loro disposizione!

Tutta colpa di una proteina

proteina

La principale accusa che ti muove il tuo compagno è quella di parlare anche con i sassi? Ebbene, la prossima volta digli che è tutta colpa della proteina! Gli studiosi dell’Università di Yeshiva infatti, analizzando alcuni campioni, hanno notato che le donne più ciarliere sono quelle dotate di un’elevata quantità di FOXP2, la cosiddetta proteina del linguaggio. Non sei tu che decidi quando, dove e come parlare, è lei che dirige le tue abilità oratorie e si sa, è sempre meglio obbedire al proprio codice genetico!

E se non dovesse bastare la proteina…

donne chiaccherano

Facciamo il punto della situazione. Adori trascorrere i pomeriggi in compagnia delle tue amiche a disegnare parole in libertà, a mettere in piedi discorsi seri, a dare forma ai vostri sogni e ai vostri desideri più intimi. Secondo la scienza questa abitudine alle parole, data dalla presenza di una proteina specifica, è il presupposto di un’aspettativa di vita più lunga rispetto agli uomini. Sei più felice, più ottimista, più positiva.

Secondo la psichiatra statunitense Luan Brizendine questa differenza tra uomo e donna è dovuta anche a un altro fattore puramente anatomico. Le cellule cerebrali femminili deputate alla loquacità sono più numerose del loro corrispettivo maschile.

E come se non bastasse, la nota specialista spinge il suo discorso fino a un’altra conclusione. Quando le donne parlano innescano nel loro organismo la produzione di una serie di sostanze chimiche cerebrali che regalano un senso di euforia e appagamento simile a quello donato da un orgasmo. Niente male vero?

Ma perché gli uomini non riescono a pronunciare più di 7mila parole al giorno? La colpa è del testosterone, l’ormone che modella il cervello maschile in grembo e che pare non sia molto propenso ad ampliare le aree responsabili della comunicazione, dell’emozione e della memoria. In parole povere secondo la Brizendine, le donne hanno una superstrada a otto corsie per quanto riguarda la capacità di elaborare le loro emozioni sotto forma di parole mentre gli uomini sono dotati di una piccola strada di campagna.

Strade parallele?

strade parallele

Noi non crediamo soltanto alla pura genetica. Quello che sappiamo con certezza è che le abitudini, i condizionamenti sociali, l’ambiente familiare nel quale si cresce sono i pilastri più importanti che contribuiscono alla formazione della personalità.

È vero che spesso le donne sono incoraggiate al dialogo così come gli uomini sono spesso chiamati all’azione, anche a discapito delle parole. Forse il fulcro della differenza è tutto qui ed è forse il nodo sul quale lavorare per riuscire a regalare ai nostri partner la visione di una vita più appagante.

La donna è abituata a esternare le emozioni e a parlare con tutti, cogliendo sfumature impercettibili, lo impongono natura e genetica. Quante volte però chiacchiere e discorsi hanno finito per prendere il sopravvento fino a condurci in strade senza senso oppure dispersive?

Forse avevano ragione i romani, in medio stat virtus, la virtù e a metà strada. Il segreto è prendere allora due dosi di parole femminili e due di silenzio maschile, un grammo della nostra proteina del linguaggio e mezza del testosterone dell’uomo per arrivare a un traguardo bellissimo: una vita serena, lunga e soddisfacente per tutti noi, a prescindere dal sesso!

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