Se sei appassionato di cucina e ami i gusti particolari, sicuramente apprezzerai anche l’aroma delicato di una spezia speciale: lo zafferano.
Si presenta alla vista di un bel colore oro carico, mette subito allegria ed infonde in cucina il suo profumo inconfondibile.
In Italia viene utilizzato soprattutto per delle preparazioni tipiche settentrionali, ad esempio come condimento al risotto, ma è molto usato anche in combinazione alla carne o disciolto nel brodo o nell’acqua per dare una spinta in più a dolci e verdure.
Zafferano: origini e proprietà
Si tratta di una spezia che viene coltivata in India e in Iran, mentre in Italia puoi trovare delle produzioni di zafferano in regioni dal clima mitigato come in Abruzzo, nelle Marche, in Umbria, in Toscana e nell’isola della Sardegna.
È una delle spezie più care e delicate al mondo, questo a causa della difficoltà di coltivazione e di raccolta che deve avvenire assolutamente a mano, per non rovinare le proprietà organolettiche e mantenere lo zafferano intatto.
Per questo motivo la produzione è in calo ed è sempre più difficile trovarlo a prezzi convenienti. Basta solo vedere la quantità presente nelle bustine che si trovano nei supermercati, è davvero irrisoria, mentre non è assicurato che il prodotto sia puro al 100% e del tutto genuino.
Per gli altissimi costi di produzione, lo zafferano è considerato una polvere d’oro ed in alcune regioni d’Italia è considerato addirittura DOP, come si trattasse di tartufo, vino o carne Chianina.
Per coltivare lo zafferano nel modo migliore è necessario prestare una particolare attenzione alla scelta del terreno più adatto e alla disposizione degli stessi bulbi. La sua raccolta avviene nel mese di Dicembre, per questo motivo lo zafferano è considerato una spezia che fa subito festa a Natale, preziosa per risotti e come condimento di carne, contorni e dolci squisiti.
Il suo colore dorato, inoltre, si sposa a meraviglia con le tinte festose di questa cerimonia sacra, con l’oro, il rosso e il blu: portando in tavola un risotto allo zafferano si regala immediatamente una punta di brio allegra ed effervescente.
Coltivare lo zafferano in casa: un’idea very smart e green:
Se hai il pollice verde e desideri crearti un orto fai da te, in questo spazio ti daremo tanti consigli su come coltivare lo zafferano in casa.
La produzione, ovviamente, sarà ridotta e ad uso familiare, ma potrai risparmiare un po’ di denaro nel preparare quei deliziosi risotti che ti piacciono tanto.
Coltivando lo zafferano in casa, il tuo balcone diventerà ultra colorato, grazie ai tipici fiori viola con gli stimmi rosso acceso da cui, una volta essiccati e ridotti in polvere, ottieni la preziosa e profumatissima spezia dorata. Se hai deciso di coltivare lo zafferano fai da te e in maniera casalinga, quindi, potrai godere tre volte: con la vista per i suoi bellissimi fiori, con l’olfatto per l’aroma inebriante e con il gusto per il sapore inconfondibile al palato.
Ecco per te un vademecum da appuntare per la tua produzione di zafferano in modalità home, da seguire passo dopo passo e da consigliare ad amici e parenti appassionati di salute e giardinaggio.
Coltivazione home made dello zafferano
1. In vaso
La pianta dello zafferano si presenta in bulbi, come avviene per i fiori di tulipano o di iris. Li puoi recuperare facilmente nel tuo vivaio di fiducia, in una serra specializzata, dalla fioraia ma anche in un sito di giardinaggio on line, ordinandoli comodamente da casa.
Coltivare la pianta di zafferano in vaso è il modo più pratico e decorativo per il tuo balcone, devi solo ricordarti di avere qualche accortezza nella disposizione dei bulbi.
Puoi mettere un bulbo per ogni vasetto, in modo da arredare la terrazza con tanti contenitori piccoli e colorati, oppure piantare più bulbi in un vaso più grande, se vuoi ottenere una fioriera variopinta.
Ogni bulbo deve crescere ad una distanza di almeno 5 cm uno dall’altro per poter respirare, e ad una profondità che varia dai 5 ai 10 cm.
La pianta dello zafferano non ama molta acqua, per questo cresce bene nei terreni argillosi e nei paesi dove non piove tanto, ma vuole molta luce.
Per questo motivo è importante che tu faccia attenzione ai ristagni d’acqua nei sottovasi ma anche allo posizione più ottimale dove esporre i vasi.
Presta molta attenzione anche ad annaffiare le piante quel poco che basta, controllando periodicamente l’umidità del terriccio con il palmo della mano.
Di sicuro stai già pregustando con l’immaginazione il tuo balcone fiorito!
2. Nell’orto
Qualora tu disponga di un fazzoletto di terra, o della fortuna di un giardino di campagna dalla buona metratura, puoi coltivare le tue piante di zafferano direttamente nell’orto, come una volta.
Per un aspetto più decorativo e molto piacevole, puoi creare delle piccole aiuole e di formare con i fiori dello zafferano delle specie di bordi per accompagnare un passaggio o con cui creare un disegno artistico.
Lo zafferano si pianta nella stagione autunnale e si raccoglie ad inverno inoltrato, ma considera sempre che questo tipo di bulbo necessita di un clima mitigato e di poca pioggia.
Il consiglio è quello di creare delle piccole serre riscaldate e di porre particolare attenzione alla zona di terra da scegliere.
Non cimentarti in una sfida come questa se abiti in regioni umide e piovose, e nel caso in cui non puoi provvedere a proteggere fisicamente le piantine durante la loro crescita.
Ricordati che i bulbi crescono in maniera ottimale nelle regioni delle Marche, della Toscana, in Sardegna e in Abruzzo, in cui il clima è più asciutto.
3. Coltivazione dello zafferano in maniera professionale
La modalità professionale parte da un minimo di 400 bulbi, con cui hai la possibilità di creare un piccolo impianto ed ottenere una buona quantità di prodotto.
Le file dei bulbi devono essere distanti tra di loro almeno 50 cm, mentre le piantine devono essere sistemate ad almeno 5 cm di distanza tra di loro (come spiegato prima nel caso di un vaso).
Il terreno in questione deve essere particolarmente argilloso, quindi fatti consigliare da un esperto del settore che verrà a revisionare il tuo appezzamento e ti consiglierà sul da farsi e sugli eventuali accorgimenti come aggiunte di terriccio e sostanze nutritive naturali.
I bulbi devono essere piantati ad una profondità di almeno 15/20 cm.
Semina
I bulbi devono essere piantati tra la fine del mese di Agosto e l’inizio del mese di Settembre. È questo il periodo migliore per la semina delle piante di zafferano.
Raccolta
Il raccolto della spezia avviene nel mese di Dicembre, ad inverno inoltrato.
Aspetti vantaggiosi
La pianta dello zafferano non teme il freddo e nemmeno la siccità, ma richiede poca acqua, come nel caso dei tulipani.
Non richiede impianti di irrigazione ma teme i ristagni d’acqua che possono far marcire il bulbo.
I fiori della pianta fioriscono per pochissimi giorni e tendono ad appassire in fretta, per questo ricordati di raccogliere gli stimmi appena si schiude la corolla.
Vanno rimossi delicatamente, con l’aiuto di una pinzetta, e vanno poi lasciati asciugare sopra un tovagliolo di carta o su un panno asciutto.
Custodisci gli stimmi in barattoli di vetro o in provette, in contenitori ben chiusi per mantenere intatto il profumo.
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